Materia, forma, luogo

16 marzo 2006

Castel dell’Ovo si apre ad ospitare un nuovo e importante evento espositivo. Le sale, le terrazze e i bastioni di questo luogo, così significativo per Napoli, accolgono l’opera di uno scultore contemporaneo, Antonio Ievolella, di origini e formazione campana, ma che la vita e l’attività hanno portato a vivere ed operare altrove. Un’occasione dunque per meglio conoscere l’artista che si è impegnato per questo evento con una produzione nuova e tutta originata dal dialogo con Napoli e con il sito prescelto. Installazioni di grandi dimensioni che evocano, in un inesausto intrecciarsi di curve e di piani, il vento il mare l’acqua, ma soprattutto l’uomo e il suo vivere e sentire.

La valorizzazione di Castel dell’Ovo trova nella funzione espositiva dedicata all’arte contemporanea una nuova ragion d’essere e diviene punto di riferimento ancor più visibile e fruibile dal pubblico. Una delle icone più famose e riconoscibili della città è capace di evocare le più lontane origini di Neapolis, dove la nuda e austera pietra instaura un nesso privilegiato con i colori e le materie dell’arte di Antonio Ievolella illuminata dalla luce e dai colori del golfo.

Assessore alla cultura Rachele Furfaro Gli amministratori e i cittadini sono consapevoli che il futuro della città non riposa nelle vestigia del passato, ma vive in esse e da esse trae rinnovate energie, passioni e valori per il nostro presente e le future generazioni. Sappiamo altresì, come ha ricordato Salvatore Settis, che i cittadini italiani sapranno essere guardiani della loro eredità culturale solo “se saranno animati dalla coscienza che la storia, la cultura, l’identità dell’Italia e delle piccole patrie che la compongono è intrisa profondamente, irreversibilmente della cultura figurativa che è concresciuta con la lingua, la letteratura, la musica, la storia, il paesaggio, l’immagine delle nostre cento città.”

I visitatori sapranno cogliere a Castel dell’Ovo, accanto al monumento patrimonio eredito dal passato, i nuovi beni culturali. Nel ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per questa esposizione voglio ricordare in particolare Tommaso Ferrillo, a cui si deve l’iniziativa, e i funzionari del comune che si sono prodigati con impegno, consapevoli che l’occasione artistica conferisce prestigio alla loro città e la apre all’Italia e all’Europa. Un ringraziamento sentito a Antonio Ievolella che si è dedicato con grande entusiasmo a questa iniziativa per la città di Napoli.